Le interazioni simboliche in Internet: i newsgroup e il dibattito sulla guerra in Kosovo;
marzo 2000;
Cattedra di Teorie e Tecniche delle Comunicazioni di Massa
Università degli Studi di Napoli Federico II, Facoltà di Sociologia;
Relatore: Prof.ssa Rossella Savarese.
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In questa ricerca sono stati evidenziati i cambiamenti avvenuti, grazie alla rete Internet, nell'ambito sociale, sia da un punto di vista spazio-temporale, così come afferma Meyrowitz, ma anche e soprattutto da un punto di vista di nuove opportunità di interazione fra gli individui.
Un "tipico" luogo della rete Internet dove si svolgono milioni di interazioni fra individui è rappresentato dai newsgroup, ambienti virtuali, dove milioni di utilizzatori della rete discutono su argomenti dai generi più disparati. Dal sesso alla politica, dallo sport agli hobbies, tutti gli aspetti della vita reale costituiscono spunto di dibattito per milioni di individui sparsi nel mondo.
La ricerca ha studiato ed analizzato un newsgroup specifico che ha avuto come oggetto di discussione la guerra in Kosovo. La prima guerra in diretta sulla rete internet.
Il newsgroup è "it.eventi.guerrakosovo".
Le riflessioni di G. Simmel sulle origini e le caratteristiche della "socievolezza" hanno aiutato la ricerca per la lettura e l'osservazione delle dinamiche nei newsgroup e sui motivi che spingono gli individui a partecipare alle discussioni.
In linea con quanto affermato dai vari studiosi, la presente ricerca fa proprio l'assunto che gli individui/partecipanti alle discussioni nei newsgroup esistono, rispetto all'altro, principalmente come testo (Gerlander & Takala 1997, Rheingold 1994, Nielsen 1999). Tale affermazione ha condotto alla elaborazione del termine di "identità testuale" che permette di risalire al "textum" dei messaggi. Mentre "l'identità manifesta" (relativa alle informazioni fornite dai partecipanti, come nome, email, data del messaggio, organizzazione di provenienza, ecc.) nasce per l'esigenza di individuare le informazioni manifeste, presenti nel testo, percepite come tali anche se false o tendenziose, ovvero il "testis". Anche in questi messaggi, infatti, la vera o falsa identità resta il problema insolvibile. In fondo, il fascino della rete consiste proprio nella possibilità dell'annullamento dei vincoli formali della vita "reale". Ciò avviene con l'utilizzo della modalità di comunicazione, definita da Rheingold, del "testo informale" (Rheingold, 1994). Internet, infatti, favorisce lo sviluppo di comunicazioni di carattere informale, attraverso il solo testo; da qui la nascita del termine "testo informale" che, annullando le "ingombranze" fisiche della comunicazione face to face, favorisce, attraverso il solo testo, la comunicazione di carattere informale.
La ricerca si articola in due fasi: una fase quantitativa ed una qualitativa.
Dai circa 17.000 messaggi postati nel newsgroup nel corso dei suoi tre mesi di vita, sono stati selezionati 10 thread o discussioni, 5 tratti dalla settimana che ha seguito lo scoppio della guerra, e 5 tratti dalla settimana precedente la fine della stessa, per un totale di 213 messaggi.
I dati di carattere quantitativo sono raccolti dall'area manifesta, i dati qualitativi dall'area testuale.
Per favorire l'analisi quantitativa e qualitativa della ricerca, i 213 messaggi sono stati inseriti in un database relazionale costruito ad hoc per la ricerca.
Le dinamiche di relazione fra gli individui sono state "fotografate" attraverso l'osservazione dei thread all'origine del flusso nel grappolo comunicazionale.
A tale scopo è stato ideato e realizzato lo schema grafico teorico definito "Colorweb" utilizzato come strumento per rilevare le dinamiche, avvenuta attraverso l'individuazione di alcune variabili, che hanno permesso di evidenziare nello specifico cosa accade concretamente dopo che un messaggio viene postato e riceve delle risposte.
A conferma del presupposto fatto circa l'identità le uniche tracce degli individui rilevate e rilevabili, quando non manomesse, sono rappresentate da indizi tecnici come il sistema operativo, la data, l'ora che, ripotando i dati del fuso orario, permette di risalire, per grandi linee, al punto geografico dal quale il post viene immesso nel newsgroup. Tutti dati che non dicono niente di sesso, età e aspetto fisico.
Gli individui tendono a ricostruire sulla rete Internet le stesse modalità di interazione che si rilevano in quelle face-to-face attraverso la pratica di riportare, all'interno del testo del messaggio che si posta, il testo del messaggio dell'individuo a cui si risponde ovvero utilizzando il reply.
Si evince il carattere di autoreferenzialità di Internet nello scambio e nella ricerca di informazioni attingendo dalle fonti presenti "dentro la rete".
Nelle discussioni viene usato prevalentemente il linguaggio verbale con sporadici casi di utilizzo delle emoticons. Il discorso critico (toni d'accusa, condanna, giudizio) tipico di chi vuol far prevalere le proprie opinioni è la categoria più utilizzata. Questo risultato conferma quanto detto dallo studioso Furio Colombo circa la natura della rete.
I frequentatori del newsgroup hanno partecipato alle discussioni postando messaggi coerenti con l'oggetto della discussione sull'evento "guerra in kosovo".
Questo risultato è frutto soprattutto del rispetto delle regole di partecipazione alle discussioni (netiquette) che suggeriscono fra le tante di non uscire fuori tema.
Infine, sono state riscontrate similitudini, in termini di dinamiche di relazione, fra i gruppi di partecipanti ai newsgroup e i gruppi "reali". Alcuni esempi sono da leggersi nelle pratiche di "linciaggio" prima e "isolamento" poi da parte del gruppo in caso di OT - out of topic ovvero di messaggi fuori tema. Altro esempio consta nel trovare sempre componenti del gruppo disposti a rispondere a richieste di "sos" e di solidarietà in generale sul tema.